Trasmettiamo di seguito la comunicazione della nostra Federazione Nazionale Collegi Ostetriche in merito all’obbligo del POS per i professionisti dopo il 30 Giugno 2014:
Per il Ministero della Economia non ci sarà nessuna sanzione per i professionisti che dopo il 30 giugno 2014 non avranno installato il POS .
Il sottosegretario Enrico Zanetti in risposta alla interrogazione n. 5-02936 in Commissione Finanze della Camera dei Deputati ha confermato che non vi saranno sanzioni per quei professionisti che dopo il 30 giugno 2014 non riterranno di dotarsi di POS, anche per evitare l’aggravio delle spese bancarie annuali per il noleggio della apparecchiatura , che non sono spesso di importo trascurabile .
Infatti, condividendo un parere del Consiglio Nazionale Forense , espresso recentemente, anche il MEF ritiene che la normativa sul POS abbia introdotto un onere per il professionista piuttosto che un obbligo giuridico di dotarsi del POS, ed il suo campo di applicazione rimane limitato ai casi in cui saranno esplicitamente i clienti a richiedere di pagare la parcella del professionista, superiore ad € 30,00 , attraverso un POS (con un proprio Bancomat) .
Ma in tale ultimo caso, qualora il professionista non sia dotato di POS , si determinerebbe la sola facoltà del cliente di non procedere al pagamento (cosiddetta mora del creditore) fintanto che il professionista non si doti di un POS, ma nessuna sanzione potrebbe essere applicata al professionista.In conclusione, anche per evitare di esporsi al rifiuto del pagamento da parte del cliente, è richiesto e consigliabile, che il professionista, prima di ogni prestazione, concordi per iscritto con il cliente le modalità di pagamento che siano diverse dal Bancomat, come ad esempio assegni non trasferibili, bonifico bancario oppure contanti se la cifra è inferiore ad € 1.000,00.
Speriamo quindi che questa risposta data in sede parlamentare, seppure autorevole, abbia un seguito e venga presto trasfusa in una circolare del Ministero della Economia e Finanze (MEF) che porrebbe fine a questa incertezza.
Per maggiori informazioni rinviamo alla comunicazione sul sito della FNCO.