Sono numerosi gli studi che confermano i benefici dell’esercizio fisico durante la maternità. Tra questi, due particolarmente significativi: quello svedese del Karolinska Institutet, realizzato in collaborazione con i colleghi spagnoli del Polytechnic University-Madrid e quello condotto dalla University of Montreal e dall’ospedale pediatrico CHU Sainte-Justine, in Canada.
Nel primo studio, i ricercatori hanno monitorato 160 donne tendenzialmente sedentarie durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza. Sono state divise a caso in due gruppi: quello delle “sportive”, che hanno praticato attività fisica in modo non intensivo, messe a confronto con un gruppo di controllo composto da mamme “inattive”. Al momento del parto si sono evidenziate situazioni molto differenti. I bebè delle sedentarie, nati con maggiori complicanze, mostravano un peso eccessivo (in media oltre 4 chili) e, di conseguenza, una maggiore propensione a sviluppare da adulti malattie metaboliche come obesità, diabete e alcuni tipi di tumore. Risultati confermati dal secondo studio, quello canadese (impostato come il precedente con gestanti suddivise in due gruppi), in cui i ricercatori hanno voluto anche analizzare l’attività cerebrale dei nascituri, misurata a otto e dodici giorni di vita, attraverso alcuni elettrodi che rendevano conto della memoria uditiva del neonato.
(fonte: La Gazzetta dello Sport)